Poesie sull’autunno
I colori caldi, il clima fresco con piogge frequenti, la caduta delle foglie: sono tutti elementi che sembrano già comporre una poesia d’autunno , stagione ricca di fascino e di mistero che ha ispirato famosi autori nella composizione delle loro opere.
Poesie autunno
Le poesie d’autunno sono un mix di dolcezza e nostalgia perfette per catapultarci nel periodo ideale per ripartire da sé stessi, i propri bisogni e desideri per ritrovare equilibrio e pace interiore. A scuola le poesie sull’autunno per bambini sono tra le preferite da imparare e canticchiare !
Tra gli autori delle più belle poesie d’autunno abbiamo: Lorca, Carducci, Emily Dickinson, ma c’è anche spazio per i più piccoli, con filastrocche e poesie autunnali per dare il benvenuto alla terza stagione dell’anno.
Se le poesie non ti piacciono prova a dare un’occhiata alle frasi sull’autunno 😉
Poesie sull’autunno di poeti famosi
Tantissime sono le poesie autunno di importanti autori. Chi non conosce la poesia sull’autunno di San Martino? Non San martino di Fiorello 🙂 , bensì la poesia di Carducci dedicata all’autunno . Come lui, tantissime altre poesie autunnali sono state composte , ispirati dai colori e dalla malinconia di questa stagione
San Martino di Giosuè Carducci
La nebbia a gl’irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de’ tini
Va l’aspro odor de i vini
L’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Sta il cacciator fischiando
Su l’uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi
Stormi d’uccelli neri,
Com’esuli pensieri,
Nel vespero migrar.
Foglie gialle di Trilussa
Ma dove ve ne andate,
povere foglie gialle,
come tante farfalle
spensierate?
Venite da lontano
o da vicino?
Da un bosco
o da un giardino?
E non sentite la malinconia
del vento stesso
che vi porta via?
L’estate è finita di Emily Dickinson
Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo.
La rosa non è più nella città.
L’acero indossa una sciarpa più gaia.
La campagna una gonna scarlatta,
Ed anch’io, per non essere antiquata,
mi metterò un gioiello.
Mattino d’autunno di Federico García Lorca
Che dolcezza infantile
nella mattinata tranquilla!
C’è il sole tra le foglie gialle
e i ragni tendono fra i rami
le loro strade di seta.
In questa notte d’autunno di Nazim Hikmet
In questa notte d’autunno
sono pieno delle tue parole
parole eterne come il tempo
come la materia
parole pesanti come la mano
scintillanti come le stelle.
Dalla tua testa dalla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te
le tue parole, madre
le tue parole, amore
le tue parole, amica.
Erano tristi, amare
erano allegre, piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole
erano uomini.
All’autunno di John Keats
Stagione di nebbie e morbida abbondanza,
tu, intima amica del sole al suo culmine,
che con lui cospiri per far grevi e benedette d’uva le viti appese alle gronde di paglia dei tetti,
tu che fai piegare sotto le mele gli alberi muscosi del casolare, e colmi di maturità fino al torsolo ogni frutto;
tu che gonfi la zucca e arrotondi con un dolce seme i gusci di nocciola e ancora fai sbocciare
fiori tardivi per le api, illudendole
che i giorni del caldo non finiranno mai
perché l’estate ha colmato le loro celle viscose:
chi non ti hai mai vista, immersa nella tua ricchezza? Può trovarti, a volte, chi ti cerca,
seduta senza pensieri sull’aia
coi capelli sollevati dal vaglio del vento,
o sprofondata nel sonno in un solco solo in parte mietuto, intontita dalle esalazioni dei papaveri, mentre il tuo falcetto
risparmia il fascio vicino coi suoi fiori intrecciati. A volte, come una spigolatrice, tieni ferma
la testa sotto un pesante fardello attraversando un torrente, o, vicina a un torchio da sidro, con uno sguardo paziente, sorvegli per ore lo stillicidio delle ultime gocce.
E i canti di primavera? Dove sono?
Non pensarci, tu, che una musica ce l’hai.
Nubi striate fioriscono il giorno che dolcemente muore, e toccano con rosea tinta le pianure di stoppia: allora i moscerini in coro lamentoso, in alto sollevati dal vento lieve, o giù lasciati cadere,
piangono tra i salici del fiume,
e agnelli già adulti belano forte del baluardo dei colli, le cavallette cantano, e con dolci acuti
il pettirosso zufola dal chiuso del suo giardino: si raccolgono le rondini, trillando nei cieli.
È già il pallido autunno di Vincenzo Cardarelli
Come varia il colore
delle stagioni,
così gli umori e i pensieri degli uomini.
Tutto nel mondo è mutevole tempo.
Ed ecco, è già pallido,
sepolcrale autunno,
quando pur ieri imperava
la rigogliosa quasi eterna estate.
Poesie Autunno
La prima pioggia di Marino Moretti
Scendon le gocce della prima pioggia che sui selciato ancor timida batte, mentre settembre lietamente sfoggia l’ardore delle sue bacche scarlatte. E le foglie chiacchierine
parlano dell’autunno che ritorna e che sotto la pioggia fine fine
di pampini e di bacche agile s’adorna.
Autunno di Roberto Piumini
Quando la terra comincia a dormire
sotto una coperta di foglie leggere,
quando gli uccelli non cantano niente.
Quando di ombrelli fiorisce la gente,
quando si sente tossire qualcuno,
quando un bambino diventa un alunno.
Ecco l’autunno!
Violini d’autunno di Paul Verlain
Singhiozzi lunghi dai violini dell’autunno
mordono il cuore con monotono languore.
Ecco ansimando e smorto, quando suona l’ora,
io mi ricordo gli antichi giorni e piango;
e me ne vado nel vento ingrato
che mi porta di qua e di là
come fa la foglia morte
Pioggia d’autunno di Ada Negri
Vorrei, pioggia d’autunno,
essere foglia che s’imbeve di te sin nelle fibre che l’uniscono al ramo,
e il ramo al tronco, e il tronco al suolo;
e tu dentro le vene passi, e ti spandi, e si gran sete plachi.
So che annunci l’inverno: che fra breve quella foglia cadrà, fatta colore
della ruggine, e al fango andrà commista, ma le radici nutrirà del tronco per rispuntar dai rami a primavera.
Vorrei, pioggia d’autunno, esser foglia, abbandonarmi al tuo scrosciare, certa che non morrò,
che non morrò, che solo muterò volto sin che avrà la terra le sue stagioni, e un albero avrà fronde.
Vedere cadere le foglie di Nazim Hikmet
Veder cadere le foglie mi lacera dentro, soprattutto le foglie dei viali.
Soprattutto se sono ippocastani, soprattutto se passano dei bimbi, soprattutto se il cielo è sereno, soprattutto se ho avuto,
quel giorno, una buona notizia,
soprattutto se il cuore, quel giorno, non mi fa male,
soprattutto se credo, quel giorno, che quella che amo mi ami,
soprattutto se quel giorno mi sento d’accordo
con gli uomini e con me stesso.
Veder cadere le foglie mi lacera dentro,
soprattutto le foglie dei viali, dei viali d’ippocastani.
Poesie per bambini sull’autunno
Autunno
Il fieno è falciato
il cacciatore ha sparato,
l’autunno è inaugurato:
Il grillo si è murato
nella tomba in mezzo al prato.
(G. Rodari)
La Vendemmia
Grappoli d’uva sopra la vite
sembran maturi, voi cosa dite?
Che sian maturi siamo sicuri,
sia quelli chiari che quelli scuri.
Vengon chiamati grandi e piccini
per metter l’uva dentro ai cestini.
Ma una fatina dall’aria arcigna
segue il lavoro in tutta la vigna
ed i rimproveri che sparge in giro
vengono accolti con un sospiro.
Dice: se i grappoli voi maltrattate
fate arrabbiare tutte le fate,
e poi levateli da quei tralicci
senza commettere troppi pasticci.
Dentro c’e un nettare assai prelibato
che piace agli uomini e al mondo fatato:
uve pregiate, che poi spremute,
faran brindare alla nostra salute.
(Monica Sorti)
Poesia dell’autunno
Arriva l’autunno e l’estate vola via,
le foglie si colorano come per magia.
L’aria profuma di uva e di castagna,
cade la pioggia e la terra si bagna.
I bambini a scuola corrono felici per
conoscere un nuovo mondo di amici.
Foglie Gialle
Ma dove ve ne andate,
povere foglie gialle,
come tante farfalle
spensierate?
Venite da lontano
o da vicino?
Da un bosco
o da un giardino?
E non sentite la malinconia
del vento stesso
che vi porta via?
(Trilussa)
L’autunno
La terra si veste
del giallo delle foglie in autunno.
Il vento raccoglie i sussurri
dei trepidi uccelli e gioca
coi rami avvizziti che additano il cielo.
Ho visto danzare sul mare
tanti pezzetti di luna.
( Russo, Spicchi di sole )
Filastrocche sull’ Autunno per bambini
non solo poesie sull’autunno di autori famosi e poeti illustri, ma anche simpatiche filastrocche e poesie sull’autunno per bambini da imaprare a memoria e insegnare a scuola ai più piccoli. Poesie sull’autunno scuola primaria sono ricercatissime dalle maestre in cerca di lavoretti e recite.
Date un’occhiata!
Primo giorno d’autunno!
In autunno goccioloni,
foglie gialle e marroni.
La giornata scorre lenta,
la natura si addormenta.
Venticello frescolino,
brucia il fuoco nel camino.
(Serena Riffaldi)
Il vento
Sentila soffia,
sentila sbuffa:
dolce ti graffia,
un’aria buffa.
Senti che voce,
senti che fiato,
vento veloce,
vento fatato.
Senti carezza,
senti spintone,
aria di brezza,
vento burlone
(R.Piumini)
Motivo autunnale
Soffia sui campi la tramontana;
gli alberi scuote.
e dai rami inariditi
stacca le morte foglie.
Il vento le sparge,
lontano per i campi:
restan sol i neri fusti
che tristi agitano i rami spogli.
(P. Javorov)
Autunno
Il cielo ride un suo riso turchino
benché senta l’inverno ormai vicino.
Il bosco scherza con le foglie gialle
benché l’inverno senta ormai alle spalle.
Ciancia il ruscel col rispecchiato cielo,
benché senta nell’onda il primo gelo.
é sorto a piè di un pioppo ossuto e lungo
un fiore strano, un fiore a ombrello, un fungo.
(M.Moretti)
Autunno
Lassù sulle montagne
son mature le castagne;
nelle pinete tante pigne;
molti grappoli nelle vigne.
Raccolte son le prugne,
pere, mele e cotogne.
Si riposan le campagne.
Volan lontano le cicogne.
Pioggia
Tic e tac
la pioggia cade,
cade svelta
sulle strade.
Balla e canta:
tic e tac.
Con l’ombrello
vo bel bello
nelle pozze
a far cic ciac.
Scendi scendi,
pioggia bella:
canta a tutti la novella
della nuvola piccina
che s’è sciolta stamattina.
Piove
Tic toc, tic toc … fanno i goccioloni.
In casa i bimbi stan buoni.
Dalle finestre guardano fuori
e sentono tanti rumori:
della pioggia il ticchettio,
della gente il chiacchierio,
di motori un gran fracasso …
Più non vogliono andare a spasso.
I rami scuote il vento
e quasi fa spavento.
I bambini sognano il sole
e lo chiaman con dolci parole.
Addio estate
L’estate se ne è andata,
la nebbia già si è alzata.
Addio sole, sabbia, mare
e bei monti da scalare!
In città siamo tornati
alla scuola preparati.
Piove: che guaio!
Cielo grigio. Tempo brutto.
Piove piove … dappertutto.
Erbe e fiorellini
fan la doccia nei giardini.
Luccicano strade e tetti.
I bambini, poveretti,
non possono uscire,
non si sanno divertire.
L’acqua dei fiumi cresce,
dalle sponde esce,
allaga e fa danni.
É facile prender malanni.
Con impermeabile ed ombrello,
tutti invocano il tempo bello.
Carla Piccinini
Frutti autunnali
In autunno maturan
molti frutti. In pianura
vedi di riso spighe dorate,
nei boschi di montagna
lucidi gusci di castagna.
Anche uva, mele e pere
vengon presto raccolte.
Nelle chiome di verde folte,
ridono cachi grandi e gialli.
Tra pochi giorni ormai
gli alberi non avran più doni:
come la natura tutta,
prenderanno meritato riposo.
A scuola!
Bimbo, bimbetta,
la scuola vi aspetta.
Ci son tanti bambini,
spensierati e birichini;
si siedono ai banchi
e quando sono stanchi
di scrivere e studiare
si mettono a cantare:
“Giro giro tondo
com’è bello il mondo!
Chi lo vuol conquistare
a scuola deve andare
In cielo sta il sole,
nel prato le viole,
sull’albero le pere,
il latte nel bicchiere,
la rondinella vola,
i bimbi vanno a scuola!”
Foglie d’autunno
Quelle matte, matte foglie,
brune, rosse, verdi, gialle,
che disegnano nell’ aria
le figure più bizzarre,
per terra sono cadute,
ma senza farsi male.
Se taci, le puoi ascoltare :
sotto la pioggerella
canticchiano una canzone,
imparata dagli uccelli
nella bella stagione.
Nebbia
É difficile attraversare
quando la nebbia appare:
fitta nasconde la strada
e nessuno sa dove vada.
Il suo umido grigiore
penetra fino al cuore;
a tutti dà malinconia
ma accende la luce della fantasia.
Colori d’autunno
Autunno, autunno mio,
all’estate diamo addio!
Rosse come il sangue
son le ultime foglie
e gialle come il sole.
Splendono nei giardini
dalie e crisantemi:
colori vivi e lieti
per darci il tuo saluto.
Anche nei prati ti vediamo arrivare,
con scintille di luci chiare.
La pioggia
No, non è una sola goccia,
sono tante, sono pioggia:
scende sciolta, lava, bagna,
dà da bere a ogni campagna,
riempie buchi nelle strade,
fruscia fresca mentre cade,
fa la doccia al mondo secco,
dà una goccia ad ogni becco.
(R.Piumini)
Pioggerella
Sei tornata pioggerella,
che ogni cosa rifai bella?
Pioggerella d’argento,
tiepida e senza vento,
innaffia erbe e germogli
sugli alberi ancor spogli.
Finisci presto il tuo lavoro
e lascia passare il sole d’oro.